La Storia Di Paloma, il meticcio più famoso del Cilento
>> 21 mar 2010
La storia di Paloma: il meticcio più famoso del Cilento
Ucciso il cane eroe, salvò un bambino di 5 anni
CAMEROTA (Sa). Ucciso il cane eroe. Paloma, il meticcio diventato famoso nel 2005 per aver salvato la vita al piccolo Simone Scarpato, il bambino di 5 anni scomparso e poi ritrovato a Marina di Camerota, è stato avvelenato la scorsa notte in localitá "Marco". A denunciare l’uccisione dell’animale è stata la padrona Rosalba Orazzo, zia del bambino, insieme alla signora Cecilia Ciociano, un’appassionata di animali a quattro zampe, da anni in prima linea impegnata contro il randagismo. Tanta la rabbia a Camerota per l’uccisione di un cane che finì sulle prime pagine nazionali. La storia di Paloma e del piccolo Simone la conoscono praticamente tutti. Simone dormì per tutta la notte nei boschi sopra Camerota. Abbracciato a Paloma, il meticcio con tracce di sangue maremmano. Faceva freddo, e aveva anche perso il maglioncino. Sentiva le voci della gente che lo cercava e rispondeva: "Chi è?", con la piccola voce assottigliata dalla paura. Ma nessuno lo sentì. Il bambino visse l’avventura di perdersi in un bosco con tre cani, di tenere per una notte un paese con il fiato sospeso e di rispuntare la mattina accanto a casa, come Pollicino che ha ritrovato la strada senza neppure seguire la traccia della mollica. A salvargli la vita furono i tre cagnolini, Nina, Lolita e Paloma, che non lo lasciarono solo neanche per un istante, riparandolo dal freddo. E proprio a Paloma, andarono i maggiori meriti, poiché fu proprio lei a riscaldare il bambino nella gelida nottata. Paloma, era il cane più grande di stazza, ma buono e disponibile a giocare con le persone. «Mi fu donata da una famiglia tedesca - spiega Rosalba - che, dopo aver trascorso le vacanze a Marina di Camerota, è tornata in Germania lasciandomi questo delizioso regalo».
Ucciso il cane eroe, salvò un bambino di 5 anni
CAMEROTA (Sa). Ucciso il cane eroe. Paloma, il meticcio diventato famoso nel 2005 per aver salvato la vita al piccolo Simone Scarpato, il bambino di 5 anni scomparso e poi ritrovato a Marina di Camerota, è stato avvelenato la scorsa notte in localitá "Marco". A denunciare l’uccisione dell’animale è stata la padrona Rosalba Orazzo, zia del bambino, insieme alla signora Cecilia Ciociano, un’appassionata di animali a quattro zampe, da anni in prima linea impegnata contro il randagismo. Tanta la rabbia a Camerota per l’uccisione di un cane che finì sulle prime pagine nazionali. La storia di Paloma e del piccolo Simone la conoscono praticamente tutti. Simone dormì per tutta la notte nei boschi sopra Camerota. Abbracciato a Paloma, il meticcio con tracce di sangue maremmano. Faceva freddo, e aveva anche perso il maglioncino. Sentiva le voci della gente che lo cercava e rispondeva: "Chi è?", con la piccola voce assottigliata dalla paura. Ma nessuno lo sentì. Il bambino visse l’avventura di perdersi in un bosco con tre cani, di tenere per una notte un paese con il fiato sospeso e di rispuntare la mattina accanto a casa, come Pollicino che ha ritrovato la strada senza neppure seguire la traccia della mollica. A salvargli la vita furono i tre cagnolini, Nina, Lolita e Paloma, che non lo lasciarono solo neanche per un istante, riparandolo dal freddo. E proprio a Paloma, andarono i maggiori meriti, poiché fu proprio lei a riscaldare il bambino nella gelida nottata. Paloma, era il cane più grande di stazza, ma buono e disponibile a giocare con le persone. «Mi fu donata da una famiglia tedesca - spiega Rosalba - che, dopo aver trascorso le vacanze a Marina di Camerota, è tornata in Germania lasciandomi questo delizioso regalo».
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