Cani In Baracche Fatiscenti, Cani in baracche fatiscenti, Viareggio

>> 21 mar 2010

Notizia tratta da:
La Nazione - Viareggio - Cani in baracche fatiscenti 9 strutture a rischio chiusura
Sito web: lanazione.ilsole24ore.com

Oltre 200 cani vivevano in ambienti fatiscenti e per questo, anche se non è stato evidenziato alcun tipo di maltrattamento nei confronti degli animali, è stata disposta la chiusura di nove canili privati. O meglio per quattro canili è già stata firmata l’ordinanza di chiusura da parte del sindaco di competenza, che è quello di Massarosa, mentre per altre cinque strutture è già stata inoltrata ai Comuni interessati (Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Stazzema e Seravezza) la richiesta di adottare al più presto un’ordinanza del genere. Tredici persone, titolari dei nove canili, sono state multate per inadiempienze amministrative per un totale di 9 mila euro.

E’ questo in sintesi il bilancio di un blitz nei canili della Versilia effettuata da un’autentica task force composta dai carabinieri del Nas di Livorno, dai militari della compagnia di Viareggio e dalla sezione veterinaria dell’Asl 12. In un’unica giornata sono stati passati al setaccio 11 canili, in 9 dei quali sono state riscontrate varie irregolarità sia amministrative (assenza delle necessarie autorizzazioni, mancato adeguamento dell’anagrafe canina ecc..) sia strutturali che vanno dalle carenze igienico sanitarie a un generale degrado ambientale.

"Abbiamo ispezionato questi 11 canili — ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri Stefano Ortolani — perché nei giorni precedenti i nostri militari e gli esperti della Asl avevano effettuato una perlustrazione generale notando che in ueste strutture poteva esserci qualcosa di irregolare". E così è emerso, visto che ben nove di questi canili, se nel frattempo non riusciranno a mettere a norma le strutture, dovranno per forza chiudere i battenti. Uno di questi canili, peraltro, non avrà neppure la possibilità di mettersi a norma in quanto si trova a Massarosa in una zona di rispetto ambientale per cui il Comune non potrà rilasciare alcun permesso.

"L’inchiesta — ha spiegato il capitano dei Nas Gennaro Riccardi — è scattata perché da un po’ di tempo a questa parte erano giunte segnalazioni sia a noi sia alla Asl su presunte irregolarità. Per cui abbiamo deciso di lavorare di comune accordo, di incrociare le informazioni e poi di andare a verificare tutti insieme sul campo quello che stava realmente accadendo".

Il quadro che emerge è preoccupante anche se, va precisato, gli animali non hanno subito alcun tipo di maltrattamento. I veterinari della Asl li hanno controllati uno a uno e li hanno trovato tutti in buona salute.
"Il problema — ha detto il maggiore Andrea Pasquali, comandante della compagnia di Viareggio — è che queste attività stavano in piedi senza i necessari requisiti. I costi erano limitati anche perché non c’erano veterinari. Questo significa da una parte una concorrenza sleale nei confronti di chi invece segue le regole, ma anche un potenziale rischio sia per la salute degli animali che, di conseguenza, dei loro proprietari".

Ma quali funzioni svolgevano questi canili? In realtà li dovremmo semplicemente definire ricoveri per cani. In sostanza erano baracche in cui venivano ricavate delle culle o delle gabbie in cui restavano i cani. Per lo più, come hanno potuto al momento accertare gli inquirenti, non si trattava di un’attività di lucro. Semmai erano gruppi di amici, squadre di cacciatori essenzialmente, che radunavano i loro cani nello stesso posto. E difatti la gran parte dei 200 cani in questione sono proprio da caccia.

"Alcuni comuni come Viareggio hanno regole ben precise, ma in ogni caso — ha spiegato Ida Arabona, responsabile del servizio veterinario dela Asl 12 — esiste una legge regionale che detta delle specifiche condizioni. Anche per strutture come quelle che abbiamo passato in esame. Un primo obiettivo lo abbiamo raggiunto. Nel senso che, grazie a una sorta di tam tam seguito ai nostri controlli, nella settmana successiva al blitz, i nostri uffici sono stati invasi da richieste di allevatori di adeguare l’anagrafe canina o di mettere a norma le strutture".

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Azzurro è partito con il suo carrellino verso una nuova vita, auguri a te, tesoro, e alla splendida famiglia che ti ha accolto.

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